Pubblicato il 19/09/2016 14:42:43
Ti scriverò, Poeta, in un palpito d'elegia nella pioggia e nel gelo esule in questo confino di solitudine ove ogni istante è memoria e nel pensiero ramingo la tua mano sfiorerà la mia.
Ti parlerò di me e del disincanto di cui mi vesto di giorno attendendo sempre il sorriso radioso d'estate e l'abbraccio sospirato di un ritorno.
Ti narrerò dell'autunno che dolce sento arrivare nel fruscio di ricordi per il viale e del volo di nostalgia che mi porto dentro rondine di malinconia
verso filari di girasoli e colline di ulivi protesi al cielo dove vorrei migrare nella tenerezza delle sere tra il profumo di legna arsa per le vie di un borgo all'ombra del campanile dove la tua strada, Amore, incontra la mia.
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