Immediatamente dopo una piacevole sensazione di tasca che si vuota
ecco le mie palle per terra
mai che me ne vada una dritta
la discesa sullo scheletro della ringhiera affilato come un' anima
non m' ha lasciato scampo
hanno ripreso tutto con quella telecamera che vede anche al buio.
Sono fottuto, fino all' inguine.
Non potrò più coronare il mio sogno di essere gallo nel pollaio
re del parco a bordo (internet) di skate.
Ma l' inutile tristezza non prevale su di me
con il canto la tengo lontana
a parte le madonne a filo d' atomo, il dolore nelle viscere
e l' inerzia dei binari
da quando all' ultima ragazza ti desti per malato
come un furto di plastiche al mercato
per ricomporre una statua da eroe contemporaneo
che potesse indicare la deviazione nel bosco
alle moto che passano in due con il fuoco nei lombi
e le tracce sui sederi di entrambe le stagionature.
Come cowboy a conoscere (le vacche) i pascoli
cavalcando purosangue coi cappelli al vento
e le braccia toniche da palestra di pilates.
Vergognatevi di essere nati! Ai miei due cani che mugolano
per il dispiacere di aver dovuto cacare in salotto, mia madre
quando avrebbero preferito il solito prato duecento volte.
Ma che vuoi siamo così sedentari noi fratelli dei cani
da non avere la verve per fare i padroni.
Così se qualcuno impara qualcosa è dovuto più al caso
che ad una strategia del mercato, una remissione di peccati.
Ma poi ci si osserva sempre tutti
non foss'altro per scovare i punti deboli.
Tra l' altro sono cose inutili che non influenzano il Sole
e domani infatti è un altro giorno.
E chi muore per amore è uno dei tanti
ma saranno quattro gatti, in tutto, sparsi per il Mondo
i più corrotti, i meno astuti.
Ecco che arriva l' ambulanza, mi raccatta gli elementi
compatta tutto a capotavola mentre mi stendono
i miei cani mi seguiranno di corsa, abbaiando fino al pronto soccorso.
Fedeli come sempre.
Il video ha avuto un milione di visualizzazioni in pochi secondi
ma chi l'ha girato non è mai diventato ricco
forse perchè i cani bestemmiavano sotto i baffi
perchè non li facevano entrare
e la chiesa c'ha fatto mettere il bollino rosso.
Credendosi una star va via cercando la sua identità, il regista
in un deserto solitario
campo lungo
lei che canta che non tornerà
la memoria che lo stanca mentre perde un' altra possibilità
di riprendersi una vita
ride piano ad occhi chiusi
ma qualcosa sta cambiando
nell' istante in cui svanisce, la musica cresce e partono i titoli di coda.
Aprirà gli occhi in tempo per vedere gli spettatori lamentarsi.
Fare esperienza del giudizio che rivelerà la parzialità dei capibranco.
E poi piano sequenza fino in bagno dove si fa una pera
con lei che gli regge la fronte in bianco e nero.
FINE.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.