Pubblicato il 11/11/2016 18:15:41
Petali e cenere, il vuoto che mi porto dentro nel silenzio delle mie sere e stille di nostalgia quando guardo la vita da un vetro.
Non passa il treno per la felicità, nemmeno un merci per giungere a domani, in quest'esistenza dove siamo tutti naufraghi.
L'assenza quotidiana l'avverto nel cuore nel rimpianto autunnale d'un colle fiorentino, nella dolcezza di passi di rugiada verso San Miniato al Monte che splendeva nella tenerezza condivisa del cammino.
Quando tendo la mano e da te ritorno nell'aurora di un ricordo, in un'estate di luce sull'Appennino e in un sorriso dal binario ti ritrovo, Amore, a me vicino.
a L.
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