Pubblicato il 02/12/2016 09:40:58
Era Natale nel passo di neve incantato, era un sogno nascente fra la brina di un borgo addormentato.
Era la voce della zampogna ad illuminare i vicoli della semplice, buona gente elevando una preghiera al rintocco della campana nel dopoguerra, nella miseria nera, nel gelo pungente.
Era il suono di un tempo passato che torna nel tono malinconico d'emozioni perdute a rischiarare il Natale d'oggi tra facce indifferenti, distratte e mute.
Era il Canto di Natale puro come la neve che nella notte di vigilia scendeva e nell'anima ho conservato.
Torna il Natale d'oggi in una corsa frenetica. Per le vie affollate ti perdi fra la moltitudine ma non trovi più la tua gente...
E' soltanto un ricordo bambino destato in solitudine, fra carezze di nostalgia serbato nel cuore.... e più niente.
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