Pubblicato il 25/12/2016 19:06:25
Nel primo mattino un nastro di foschia sfilaccia il pensiero in solitudine nell'ora in cui il fumo sui tetti dai camini narra con la voce struggente dei ricordi l'abbraccio di un paese sull'Appennino, il canto di un Natale contadino e vero.
E rintocca la campana inascoltata con voce argentina la nascita di Cristo, quando nel gelo per la via in un giorno di tristezza come tanti un senza tetto dimenticato dorme sotto una coltre di brina. Vedo gente sconosciuta affannarsi per l'ultimo acquisto in una commedia di banalità ed indifferenza che ho già visto e rivisto.
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