Il sogno di una piccola buca
Mentre sogno mi vedo come una piccola buca di terra
Che vuole contenere lo sterminato universo, e ti raccontavo mentre
Sul mio tavolino ancora c’è il tuo carillon fatto di cavalli su una giostra.
Respiro la mia nudità interiore come avvertimento
Al mio sogno che non sia sovrumano e
Ti guardo quando la luna esce allo scoperto
E mi sembra quasi di esserci sopra, lì davanti a questa grandezza
Che si manifesta di fronte alla torre.
Mi racconta dei nontiscordardime, delle lucciole di maggio
Delle passeggiate notturne da piccolo
Nella campagna vicino a casa nostra che ci accoglieva teneramente quasi consapevole
Del suo ruolo di custode della nostra fanciullesca grazia.
Ti attendo a letto mentre mi dici che stai lavorando
E sei connessa con il mondo, come la piccola buca di terra contieni
Un universo fatto d’amore mentre ancora il nostro piccolo lume
Non smette di emettere luce
Ti amo anche oltre i confini di me stesso
Della mia fisicità alienata dal quotidiano e ritrovo la chiave che apre la porta
Dei sogni, protesa sull’azzurro.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carlo Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.