Ricordando la nonna Iole
Una sera
mi lasciasti entrare;
Ti vidi
Alzare le braccia, piegare i gomiti
Estrarre la forcella dalla cipolla sulla nuca
E piovere una copiosa cascata scura, i capelli
Appena mossi sulle punte sfioravano le anche.
A bocca aperta rimasi perché
Ti chiesi ingenua li nascondi sempre?
Con questa pelle chiarissima, gli occhi verdi o grigi
Sai, ero biondissima: sono figlia di una tedesca
Oggi vero
Sarei stata bellissima
Allora mi schernivano, mi additavano, mi schivavano.
E in famiglia venni costretta a tingermi i capelli col catrame
Il catrame? Quello delle strade?
Sì, li copriva.
Io piangevo mi disperavo
Inutilmente.
Adesso vorrei i miei capelli biondi
Solo per non sentirmene in colpa.
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