Pubblicato il 06/05/2017 12:30:34
Si posa struggente il ricordo di te sul cuore in un petalo di rimpianto al sole del primo mattino che m'accarezza malinconico e dolce nel solitario mio andare paterno con il suo raggio.
Il canto del vento mi sfiora m'illumina la rimembranza d'un sorriso e nel ricamo tacito delle ore mi sembra d'averti accanto nel bacio d'ombra dei ricordi sul sentiero del faggio.
Sette anni sono passati dall'alba in cui stanchi i tuoi occhi si sono addormentati ma come vedi la nostalgia ancor non m'abbandona e resiste al tempo e alla tempesta in tenace ancoraggio.
E oggi torno come allora, padre, in solitudine a cogliere per Te soltanto la rosa scarlatta nella fragranza amara del più bel sogno infranto, mio re di maggio.
Di tutto l'amore che mi hai lasciato sia memoria, intimo canto, tacita preghiera in una lacrima di poesia e nel palpito d'ombra del mio cuore ferito che continua ad amarti silente omaggio.
Dedica: Al mio re di maggio, 5 novembre 1948- 6 maggio 2010 nel settimo anniversario della sua morte.
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