Atabaques
Sento il fruscio dell’acqua che accarezza questi
Piccoli ciotoli bianchi
In riva al lago immenso.
Avvolge di nostalgia questa giornata
Di ricordi dolci come una epoca quasi inimmaginata
Quando i pensieri erano leggeri come bolle di sapone
E noi pensavamo di cambiare il mondo.
Che piccoli questi cigni attorno ai loro genitori!
E di questa bellezza che ancora si presenta
Dinanzi a noi
Ci nutriamo nell’oggi.
Cambia, tutto cambia, un tango, la miseria,
I sogni di pace perduta.
Aspetto sull’onda dei ricordi i secoli davanti e
La tua mano si posa nella mia
Quasi tu avessi colto la mia debolezza.
Non possiedo che il vento
Di questo lago e sono un viaggiatore
Ai margini nel tuo cuore.
Per questo ancora non dimentico e gioisco
Per la tua casa pulita
Per il profumo d’incenso
E non metto un desiderio in valigia
Ma ti ascolto suonare il tamburo
E richiamare le forze.
Atabaques ci condurrà a ritrovare
La prima relazione col mondo.
Io qui mi ritrovo
E tu mi sorridi
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