Pubblicato il 15/07/2017 21:24:01
Profuma di colline ridenti sotto il sole la mia estate nell'abbraccio che si perde all'orizzonte di mille ulivi al vento.
Ha l'incanto di un papavero sbocciato nel silenzio dolce intervallato dal frinire dei grilli presso il muro di un convento.
E' un canto di pace fragrante del pane appena sfornato nell'agreste quiete di un casale dove il cuore ritrova nella lacrima dei ricordi struggente il tempo andato.
Profuma dell'essenza amara di cose perdute la mia estate nel bagliore a sera tremulo di nostalgia d'ombre ormai mute.... Tutto ciò che ho amato.
Nota: “E' tardi! E' l'ora! Sì, ritorniamo dove son quelli ch'amano ed amo”. ( L'ora di Barga, dai Canti di Castelvecchio, G. Pascoli).
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