Non ti darò moneta
Non ti darò moneta, ma sentimenti sì
Sino a placare la tua sete di rivincita
Così sembrava per un attimo, chiudendo gli occhi,
Assaporando il profumo che veniva dalla collina,
Di essere al mare, mentre il pescivendolo reclamizzava la sua
Preziosa dispensa
Fatta di calamari, pesci pelagici, buonumore
Ed ero invece a Castelnuovo, inebriato dalle voci
Del mercato, qui come alla Bucheria
Ma nella città martire del Radetsky
Mi uccidi piu’ facilmente con le parole amare
Mentre t’immagino come un verso d’amore
Quando ti appoggi sulla mia spalla
Nella notte tranquilla
Fra te e me due vite non bastano
Per ricucire esperienze
Di qua e di là dal mare
Apro ancora una finestra sull’amore
Mentre la luna rossa dipinge i miei occhi
Sussurrando parole dolci chiedendomi chi sono
Ed appoggio le mie inquietudini nel lago
Dissolte disappaiono
Come figure ormai solo dolci del mio infantile passato
Mentre rimpiango di non aver conosciuto
Mio nonno
Alfiere di un tempo di ferro
Anche qui a Castelnuovo.
Ormai sei al centro del mio universo
In questo cielo trapunto di stelle
I tuoi capelli sono ali d’angelo.
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