Era bello
giovane e forte
quello che a Milano dicono un drago
saltava dai balconi per un paio di belle tette
e un sorriso d' amor sincero.
E nessun rimpianto quando smise,
quando i capelli imbiancarono.
Poteva ancora far correre locomotive
sui binari della fantasia
farle fumare sotto una galleria
fermarle al semaforo e farle fischiare forte alla ripartenza.
Per il sorriso di un figlio,
mentre la figlia stava a guardare.
Lei stava sempre solo a guardare.
Nessuno sa perchè smise anche questo
se n' è andato, dicono,
ma devi avere un posto da dove partire per poter andare
qui non c' era più niente
nè albe nè tramonti
l' ieri era un dolore dietro il quale sorridere oggi
domani uguale all' oggi
due occhi sorridenti solo lo specchio della consapevolezza di quello che nessuno vorrebbe essere.
Così scavalcò l' ultimo balcone
inciampato, dicono,
inciampato in un dolore che posso solo minimamente credere d' immaginare,
perchè il mio "si è fermato a un passo".
'' Che il dolore può essere portato dentro
intatto e inoffensivo, come un proiettile
come un proiettile, che si è fermato accanto al cuore ''
(cit. Luigi Cappello)
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franco Bonvini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.