E' aggirando l'oleandro sfuggendo squittii
disperati, che s'incappa nel Mazzini
accigliato: nel lezzo di piscio
ammorbante sul sentiero di granito
che a nulla l'ha preservato dall'oblio.
Scolpiti a contorno stanno i nomi di coloro
che appresso alle sue idee ci hanno
rimesso le penne, restandoci stampati
sul marmo tra cespuglio e lampione:
tutta qua la repubblica ad essi concessa.
Si dovesse provare il pur minimo
rimpianto, vedendo la statua in tanto
degrado, sempre sfuggendo l'adescante
squittio di puttana, esile stretta nel velo
miserrima, è da ricordarsi ch'è per accidia
se non ci si ritrova morti in gloria repubblicana.
Come Platone, ognuno dovrebbe cercarsi
la propria di repubblica. Anche se la notte
non è più notte e, nel mondo delle idee
il fuoco insiste virtuale: con toni cavernosi
recita tuttavia incubi in spregio al libero
pensiero.
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