Pubblicato il 19/01/2018 04:28:57
Il dipinto Ercole e l'Idra e di Antonio del Pollaiolo Al mio amico Bettozzi* che gli frega se arriva uno con martello e sega? Se poi da colpi in testa o suoi coglioni lui a Ostia è steso sotto gli ombrelloni. Tanto lo so che lui vuol l'uomo forte vuole urlare d'accapo: “O Roma o morte”. Ma anche lui ormai non ha vent'anni e come me sarà pieno d'affanni. A marciare non ci potrà più andare e gli manca anche il fiato per urlare e chi verrà, se vuole comandare, coi soldi i conti dovrà poi sempre fare perché non basta solo il manganello senza lire manco più canta l'uccello. E quello che tanti hanno tra i calzoni da un pezzo sta dicendo le orazioni e sperano sol che, volendo dio, gli canti ancor per qualche rondinio ma anche su questo è poca la speranza perché ormai si gonfia sol la panza che riempiamo di riso o maccheroni perché dormienti sono ormai gli ormoni. Per cui stammi a sentir, ormai di “Armando” abbiamo il nome, il resto è “disarmando”.
Salvatore Armando Santoro (Donnas 12.2.2017 - 12,18) - * Armando Bettozzi di Roma, arguto ed ironico poeta invernacolo romano, lui di destra, io di sinistra, ma legati da una bella amicizia e qualche battuta tyanto per sdrammatizzare.
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