E ti desti all’improvviso
Prima del solito sono arrivate
Erano, un incredibile gaiezza,
Ricordi tuffati in un abbraccio di caffelatte
Infanzia nella neve
Esausto di correre come i bambini
Per giocare nel campo d’ulivi
Camminiamo da soli come l’ulivo nel campo
Da secoli abbarbicato alla terra
Vita che ci chiede gioia
Parole di speranza figlie dell’olio
Tra le onde del lago che si increspa
Accogliendo cheto il vento di oggi
Per sempre nel tempo lasciamo il ricordo
Di un canto di pace urlato dall’ulivo
E ti guardo da questa collina
Da questo monte delle grazie
Da questo piccolo grande borgo di pianura
Immerso nella bufera dei venti
Ti guardo come il merlo del nostro giardino
D’improvviso ti desti tra le viole.
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