Ofelia galleggia leggera nell’acqua scura
i capelli le danzano attorno
come lunghe ali nere:
ora pietosi celano il pudore del volto,
ora crudeli scoprono il ghigno
irrisolto della vita.
La sua pelle splende di stelle
nella notte inconsapevole,
solo la luna complice allontana
i suoi raggi indiscreti.
Un tuffo improvviso nell’acqua
per lasciare un’ultima colpa
a chi per primo violò
la bianchezza della sua pelle.
Un tuffo inatteso perché per sempre
ha perso le parole che la facevano
tanto bella allo specchio.
Ofelia sogna e non rabbrividisce più.
Si abbandona dolcemente
in questo nuovo letto
e l’acqua la possiede:
penetra lieve ogni cavità
tampona ogni suono,
appanna la vista, blocca la lingua,
ferma il respiro,
accarezza le cosce,
si spinge appena nel ventre.
Dorme ora Ofelia il sonno del ristoro
e l’acqua le scioglie ogni pensiero.
Dorme Ofelia nel fiume del mistero
e la corrente dolcemente la conduce altrove,
là dove non c’è un mattino da scoprire.
(Immagini capovolte, 2007)
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Patrizia Riscica, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.