Pubblicato il 14/10/2018 12:17:10
Nella lacrima scarlatta dell'aurora ti porterò un diadema incastonato di ricordi e gocce di rugiada, mio rimpianto re, nella carezza del vento prima che l'ultima illusione mia gemella come foglia d'acero esule cada.
E nel bacio del sole in un silenzio commosso d'elegia sulla tua lapide poserò una poesia scritta col cuore nell'autunno fiammeggiante di nostalgia.
Nella luce che il mattino indora sono sola in cammino per la via. Penso a te, mia rosa di novembre, in un empito che mi rivela la ferita insanabile d'averti perduto quanto mi manchi ancora e che t'amerò per sempre.
A mio padre, 5 novembre 1948- 6 maggio 2010
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