La tua carne freme ancora,
trasmette sensazioni piacevoli alle mani,
nel silenzio di una stanza
nei vecchi vicoli di Kalè Polis.
Solo io e te sappiamo,
bambina mia.
Solo io te comprendiamo,
piccola mia,
solo io e te
abbiamo provato sensazioni lussuriose:
il trasgressivo e la passione,
il sentimento e l'amore.
Tu amica dolcissima,
infedele banderuola
in cerca di emozioni non represse
che fanno vibrare il tuo corpo,
fremere la tua schiena,
confondere la tua coscienza.
Tu, dolcissima amante,
navigata in amore e ai tradimenti,
che mi svegli nel cuore della notte,
che mi lusinghi ancora
e mi sussurri frasi voluttuose tra i cuscini.
Tu impudica e lasciva
che liberi il tuo spirito
e poi lo imprigioni nella cella d'un confessionale,
che vuoi espiare i tuoi peccati
e mortificare il tuo corpo
e poi volteggi ancor leggiadra
lanciando messaggi ambigui e stuzzicanti
al cuore mio
rassegnato ormai al tuo ondeggiare costante,
alla tua passione vorticosa
e al tuo flagellante martirio giornaliero.
E mentre voli nei tuoi sogni,
ed in volo nel cielo mi trasporti,
guardo il mio corpo che ogni giorno muore
e mi distruggo in questo mio soffrire
che ogni dì si rinnova
e che non vuol finire.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 05/01/2008 11. 46)
La poesia è inclusa nel volume "Ad occhi chiusi - Poesie d'Amore" pubblicata nell'agosto 2010 dalla EditSantoro di Galatina (Lecce).
La foto di Gallipoli è di Maria Pacoda (condivisa da FB)