Onda di marea sulle risacche del firmamento,
acqua che sale sulla rena dove le nostre orme,
passeggiando mano nella mano, lasciano una scia di libertà-
t’apri come la corolla d’una rosa selvatica nell’aurora.
Un immenso che graffia il vento
come un potente lancio di frecce nel cielo.
Ah primavera di abbacinate farfalle,
lei rondine innamorata che vola dal mio cuore al sole.
Scalpita nel crepuscolo,
i tratti del suo volto incisi dai coltelli nelle mie mani
lei, i suoi acuti giunti ai miei
lei, i suoi occhi neri d’ambra.
Lei, il suo cuore, libellula libera
che, come una formica intelligente,
con antenne d’istinto mi tocca.
Se le mie parole la trapassassero come aghi
dovrebbero entrare come spade in un tappeto di velluto.
E’ una marea che mi piega, lei al mio fianco.
Fiamma di luci,
liberami da questa notte cupa che annienta.
Amami, desiderami: la tua voce riecheggia nell’aria
e arde nel vento, la mia si smorza e muore.
Il mio richiamo la raggiunse
nelle notti di gelide stelle.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marco Galvagni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.