Pubblicato il 31/05/2019 06:20:05
Ci conduca, il Signore degli eserciti, dove più verdi sono i suoi pascoli, dov'è perfetta la quiete del cuore e perfetto lo stare dell'anima.
Più non ricordi gli affanni la carne che ha a lungo vissuto nel tempo, perché se una madre dimentica del parto le doglie alla luce della vita che nuova sempre rinasce, anche noi dimentichiamo nell'oblio della gioia l'ombra avvenuta alla grazia di Dio: non è forse sulla sua schiena la scala che porta in Paradiso?
Ecco, allora, ci conduca il Signore degli eserciti, Egli che già sosteneva con le mani il nostro futuro destino - e fino alla fine - prima ancora che muovesse il passo verso l'oggi dei nostri respiri.
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