C'è
io l' ho visto
l' ho visto e non so che forma ha.
L' ho visto su un letto, dolorante
in una forma a me cara,
e io ero il dolore.
L' ho visto piccolino, appena nato
cercare a piene mani le forme
indifeso.
L' ho visto su altri letti
come lingua che scorre sulle labbra
sui clitoridi e sui prepuzi,
e l' ho visto prendere soldi per questo,
per due mani indifese.
Ho visto quello che credevo la sua forma andarsene
di spalle,
alla fine del dolore,
alla fine del mondo,
e ero sempre io il dolore.
L' ho visto nascosto
guardarmi da dietro l' argento degli specchi
o dalle nebbie del lago.
L' ho visto in pieno sole
e era un profumo.
L' ho visto scorrere come un fiume
rosso
gonfiare le vene e i corpi cavernosi.
L'ho visto e non so che forma ha,
so che passa volando sul tempo,
da dietro l' argento degli specchi
tende le mani indifese
e lascia sempre qualcosa, sul comodino.
Sogna di essere amato.
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