A Demetra
L’affetto che ho cercato
A me non viene naturale. E’come
Se la fermentazione ad un certo punto
Non si tramutasse in vino.
Eppure , tutto sono meno che acidità , volatile..
A volte mi scopro assorto
A scoprire le mille sfumature
Del viso di questo piccolo nuovo arrivato.
Questo gattino di compagnia, striato.
Di dolcezza s’illumina il volto
E mi ritempra l’animo dal quotidiano,
Dove non sopporto piu‘ alcun sguardo umano
Tranne il tuo, Demetra, bella di chiome.
Mi piaci ancora, come il Sole puo’ piacere alla Terra,
Che riscalda d’amore
E di velluto attutisci il dolore.
Così voglio ricordarti al mio cammino,
Mentre credo che la morte non abbia tempo.
Come il gattino fugge subito, in mille indemoniate
Corse, assetate di curiosità: da respiro alla casa, adorate
Note leggere, che colmano il ventre del mio albero,
Di melograni, fichi, gelsi e arance appassionate.
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