Pubblicato il 11/02/2020 22:43:42
Sei uscita dalla notte su scarpe prossime alla neve. La polvere accucciata dice che siamo inutili mentre tu scivoli tra veste e buio dove la pace atterra senza nessuno se non il fuoco del sorriso morso da inganni, acuta lastra del non perdono a te a che non puoi cambiare. Se il nugolo scrittura e vita l’hai seppellito, se gonfio di errori è il mondo e amori altrui contro il destino che s’incrina estrema congiunzione di grido e pietra allora ai tulipani si pieghino le sbarre per la tua voce audace da far sgomento e l'arco così tenero mai dissipato, di apparizione al vento.
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