Pubblicato il 08/06/2020 09:46:03
Se mi chino a toccare terra con le ginocchia stanche, fradice, sento frusciare le spighe d'erba dove si spandono i soffioni, il rumore della radice che affonda.
Resta a misura di una pioggia e del fango il mio stare nel dialogo tra alto e basso che fa di ogni fiore un giardino e di un'aria di cielo la spartizione delle nuvole, dei rami di poche parole il crescere di un bosco.
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