Pubblicato il 08/12/2010 20:52:07
S'innalzava solenne in Santa Croce la mistica polifonia. Nella mia tenebra di desolazione filtrava dal rosone del cuore serena luce.
Fra le navate armoniosi accordi giornata d'opale d'indimenticabili ricordi una quieta celestiale. . Il sorriso malinconico dell'angelo dallo sguardo di giade chiare dolce carezza d'Eden smarrito nel dedalo di nostalgia di memorie infinitamente care, un muto singulto nel riverbero indaco delle vetrate policrome, assolo di colori della mia inquietudine.
In sottofondo l'armonioso organo eloquente sguardo senza parole la dolcezza della tua mano gentile come autunnale sole.
L'anima in estasi dispiega le ali al volo fremente Tu, barlume d'ultima, accorata speme nell'interminabile oscurità di solitudine.
Estemporanea tregua d'esser fugacemente insieme contrappunto d'emozioni sussurrrate nell'aria sulla quarta corda d'un giorno vivido che il cuore nella brumosa malinconia non scorda...
Sii, mio angelo soave lanterna che arde rifulgente. Come neve ammanta di gioia il mio passo grave nell'esilio di tenebra solitaria della mia sera,
in cui mi smarrisco nel fremito di nostalgia fra le ombre di chi va e chi resta la tua sublime voce letizia di campane a festa.
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