Pubblicato il 03/01/2011 10:00:41
Nubi d’inchiostro s’addensano sulla mia inquietudine. Sei lontano in questa tenebra accecante di solitudine.
Alba di brina, cristalli di rimpianto, vago come fiocco di neve nella mattina.
A Te, mio muto angelo, perenne interlocutore affido il mio pietrificato pianto nella landa innevata del perduto amore.
Incedo, dopo di Te, seguendo le tue indelebili orme nel mio cuore, ultima foglia in agonia nel mio infinito inverno di struggente nostalgia.
Il lago palpita nel livido colore. Intorno a me tutto è dolente sopore.
All’ombra della carezza del tuo sguardo di giada nell’aurora della mia tristezza
indosso l’armatura, in alto la spada e l’elmo lucente, per affrontare l’ennesimo giorno dell’interminabile esilio.
La mia vita desolato campo di battaglia, inesorabilmente per sempre senza di Te.
E mentre il sole nella mesta ora dietro le nubi del mio disincanto languiva, il tuo sorriso
di rimpianto e lacrime l’aurora della mia solitudine imporpora di palpiti d’infinito e nostalgico Amore ancora.
Alla memoria di mio padre Emilio. Per sempre nel mio cuore.
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