Pubblicato il 26/01/2011 09:26:35
Nel sussurro notturno ti rivedo, mia struggente visione.
Dolce il tuo sguardo mormora alla mia anima. Effimera tregua, la carezza d’ Amore infinito che vince il mesto addio.
Nell’onirico incanto insieme Tu ed io, oltre l’aurora che i sogni dilegua.
Portami con Te nei Campi elisi. Il grano, le viole, i fiordalisi sfiorano i nostri piedi scalzi, accarezzano le nostre bianche vesti.
Dopo il tragico commiato, l’umana separazione nell’eloquenza del silenzio colmo d’Amore mi abbracceresti.
Il gelo siberiano della nostra desolata casa vuota m’avvolge.
Sei lontano…. E nel pianto d’aurora il mio sguardo stanco in cerca di Te all’orizzonte volge.
Il vuoto della tua stanza all’ombra dell’incolmabile assenza mi lacera.
Non lasciarmi sola nella malinconia della mia sera.
Smarrita nella valle di tenebra della mia inquietudine in palpiti di rimpianto sussurro il tuo nome…
Nel soave incanto fragrante di viole sbocciate al dolce zefiro delle tue parole,
nella carezza di luce del tuo paterno sguardo mi desterei al termine del dolente traguardo.
Ti chiamerei in fremito d’emozione….
…. E Tu m’abbracceresti.
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