Gergo della tablatura invernale
L'inerme amore scabro
all'ambio nella casa inespugnata,
finché fu d'un tratto il caso abolito:
avevo un coso-sogno a meraviglia,
parea una sera di primavera
e l'estate m'era stata infiammata
e primo l'autunno non arrivò,
no, ché caddero pieni di rimpianti
sul muro d'aria...
… il nettare e la gioia?
Echi nel legno sciacquati e strizzati,
Cristo e sua madre e tutti i suoi doni
avanti di stuccarli inaciditi
a sfiorare l'azzurro declinante,
quel blu tutto di fretta d'avventura,
l'oceano quartiere, l'accerchiata
cittadella col diamante sepolto,
rinuncia al fiore...
… il minotauro magro,
prova disperatamente a pensare
a qualcosa di mai provato prima,
compresso in una capsula, in un tubo
d'alluminio come un sigaro spento.
La scala, lo sforzo d'indovinare
se sia dell'allodola o del gheppio
il vergine immoto spirito santo
tassidermista.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore L’Arbaléte, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa puň sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.