
Rivoli sottili come un fiato rosa
di nubi la sera solleticano le dita
chè piuma è già peso
e farfalla è quel migrare di fiore in fiore
in amore con l’aria
Le cose hanno ora l’odore del rinchiuso
e non il senso originario riposto nel contarle
chè se il tempo non si rivelasse traditore
non mi sfiorerebbe il pensiero
di sostare dove non so né a quale scopo
Coglierei le stelle se potessi
per alleggerire il peso
su quelle fronde così cupe
Gufano in me ricordi tristi
ribolle il gelo delle pozze al nuovo sole
E’ più facile essere
che tornare a scavare tra le macerie
più indubbio essere
tra mille contraddizioni
che in un disegno di risurrezione.
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