Om kalika aya
per le cattedrali di fumo
dove sgualcì la mia infanzia.
Om kalika aya
quando l'odio mi colpì
con un pugno in faccia.
Om kalika aya
quando tu spargesti cenere
sulla mia gola che ti chiamava.
Om kalika aya
sul predatore che strizzò
i miei sogni
su un frantoio pieno di lame.
Om kalika aya
per la luna rotta
sul catechismo delle idee.
Om kalika aya
per la grandine che congelò
il sorriso, frantumandomi i denti
nelle grotte di fumo di Lamie
in granito.
Om kalika aya
per il rapitore dei sogni
il saccheggiatore delle nebbie
con le loro estasi di caos.
Om kalika aya
sulle celle consunte
dalle fanfare del buon senso,
profanatrici avide del miele fantasia,
Om kalika aya
per i raffreddatori della follia,
demoni esangui sui marciapiedi
della civiltà.
Om kalika aya
per i venditori di piombo,
corruttori dello zucchero filato
della lievità.
Om
Om
Om
Om Kalì,
che ora mi liberi da questo inferno
chiamato oggettività
moralità
o civiltà.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annalisa Scialpi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.