Pubblicato il 18/05/2025 15:07:58
Si nascose il respiro dentro un'orazione, mentre la soglia del labbro vibrava, scansava il ricordo dentro una ciocca, serpe di seta, dei neri capelli. Lavò il viso nella polvere grigia, smettesse di apparire sulla fronte rialzata la macchia carminia, lei disse. In mano teneva avanzando un frammento di luce dorata e profumo d'oriente, sandalo e noce moscata tutto avvolgeva. Unica fede l'amore, verso calvario voci, il silenzio non protegge nessuno. Reyhaneh dietro il velo sfilò guanti, occhi dolci divennero chiari, dammi al vento che prima di adesso possa portarmi lontano. In memoria di R. Jabbari Iran
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