Pubblicato il 04/04/2011 09:04:11
Una lacrima furtiva, un pugno di terra, la silente signora dallo sguardo mesto, la Memoria sui dolenti sentieri torna.
Nel dedalo del rimpianto l’anima mia smarrita in cerca di Te erra….
Nel mio cuore ferito la tua indelebile orma….
Di rose bianche e iris blu la tua coltre che con mani tremanti rimboccai a vegliare il tuo riposo in quello spettrale giorno con sguardo attonito ed incredulo.
Il maggio con inclemente folgore Oscurava il mio cielo, spegneva il mio sole, crudele disperdeva e strappava sogni e viole.
Alla deriva la burrasca dell’esistere il mio cuore nell’abisso della desolazione sommergeva .
E di lacrime rabbiose, sconcertate, impotenti lasciai fluire un rivo…..
Quell’alba di maggio insieme a Te, mio perduto Priamo morivo.
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