Pubblicato il 24/04/2011 09:27:29
Il cielo cinereo dipana i pensieri dispersi sui passati sentieri nell'incombere del Tempo reo.
Aria grigia, immota stamattina risuona l'ora sospesa e vuota.
Timido il sole fa capolino esitante.
Freddo e silente il focolare il cuore esule torna a bussare all'uscio dischiuso della Memoria anelante.
Nel cielo d'opale un volo di rondine sparuto mi rammenta il nido abbandonato, il sogno perduto.
Lo scampanio lontano lieve ed argenteo annuncia la resurrezione.
Dileguata all'aurora ogni illusione il mattino risuona d'un malinconico andante muto nell'occhieggiare mesto delle viole.
Più non risplende il tuo sorriso ad accarezzare il mio stanco viso.
Ti sia compagno il Ricordo e lo sguardo malinconico del fiordaliso
che sul tuo letto di fiori e candidi sassi lascio cadere insieme ad una lacrima ad una preghiera
nel volo esule della capinera, nel passo nostalgico di primavera nella carezza soave della sera.
Alla cara memoria di mio padre Emilio
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