Pubblicato il 27/04/2011 16:53:42
Appassito il bel lillà dopo il commiato, languono i fiori in ruggine d’abbandono nel giardino desolato della solitudine.
Sfiorita la fragrante serenella nel passaggio fugace dell’evanescente tuo sorriso di balenante stella.
Il Tempo alle porte della notte s’è fermato nel bianco e nero d’un bacio nel cuore suggellato.
Il giorno del tuo arrivo la mia dimora profumata dai rami a grappolo di gemme ametista che parevan eterne,
all’ombra dell’addio rapite dalla piena della Memoria che fluisce in crudele rivo.
In piedi sull’opposta tua riva ti guardavo scomparire nella selva dei ricordi ammantato di nostalgica bruma….
E amare lacrime ho pianto nella bruciante illusione dal volo tarpato d’averti ancora accanto….
Ed ogni notte sogno Te, noi, il nostro ultimo bacio nell’indaco sguardo del glicine in fiore.
Dopo l’estivo solstizio forse farai ritorno nella stagione della lavanda.
Migrano all’orizzonte da Te i miei rimpianti in fremente stormo.
Presto forse farai ritorno nel trionfo cromatico della magnolia in fiore….
Spiccheranno all’alba d’estate i nostri soavi sogni in volo, quando sorriderà radioso al nostro tenero abbraccio benevolo il girasole.
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