Pubblicato il 18/07/2011 09:41:33
Nei meandri dell’inconscio le quinte della cultura le segrete del sapere.
Il fascino misterioso dell’excursus.
Estasi mentale, dotta disquisizione, dell’intelletto sublimato il sorprendere, la folgore della conoscenza a dar fiaccola di speranza alla più cupa e precaria esistenza.
Ed eccoci nella dissonanza nell’ensemble di stridente polifonia, oltre ogni distanza l’assolo della poesia, reduce dalla tormenta della malinconia.
Rem tene, verba sequentur.
Ci si smarrisce nel gioco delle maschere nei riverberi abbacinanti di luce negli specchi.
Comparse, mercenari o figuranti nella metamorfosi del verso nell’inganno della rima nel mare della lirica
a scrivere della parola scaturita nell’anima la fiamma purificatrice della Poesia, l’ultima o la prima.
Ode, canto, sonetto, verso libero o psicotica eresia.
Canto orfico o elegia, tenebrosa saggezza o sibillina follia.
Chi pensate che il Poeta sia?
Saggio, millantatore, ergastolano o figlio dimenticato della contemporanea schizofrenia?
Ci si finge Prometeo ed il fuoco si ruba agli dei nel severo ed arcigno sguardo d’Ecuba l’incenerirsi d’anni silenti e rei.
Ilio in assedio, la civiltà al rogo, via, l’ebbrezza la frenesia d’un dissennato ipnotico gioco delle parti, dormi, sogna, Intramontabile fanciullo, nell’incubo del giorno non destarti.
La danza in costume la rievocazione storica del verso, l’assolo di solitudine davanti al bicchiere vuoto il ghigno perfido riflesso nello specchio d’un riso amaro nato già vecchio.
Ebbri di solitudine febbricitanti d’inquieta rabbia, si procede, spento ed oscurato l’antico faro.
Le illusioni crollano all’alba come infantili castelli di sabbia.
Sospirando un giorno diverso un destino meno cinico ed avverso, scrivendo l’ultimo verso….
Dispiegando le ali nel pindarico audace volo d’Icaro il sognatore, il visionario il Poeta, … fremito d’ali dell’esistere nel palpito di vita del verso….
Il canto di Libertà: la commedia degli errori troppo rumore per nulla
apologia del diverso che alla deriva dell’esistere fuori dal coro nel male di vivere si annulla.
"Il poeta è un fingitore. Finge a tal punto che diviene dolore, il dolore che davvero sente." F. Pessoa
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