Pubblicato il 11/08/2011 18:48:52
Il canto del mare abisso di tenerezza della tua voce a lambire il mio sogno di bambina dall’immensa stanza accanto.
Lo scoppiettare del ciocco del camino le voci dei nonni ad ammantare di tepore il mio mattino.
Lontana, remota, nebulosa l’ombra cupa del dolore al di là dell’orizzonte doveva ancora venire.
La nonna paziente che non smetteva alacremente di cucire.
Il soffitto popolato di angeli ridenti dagli affreschi. I nostri passi per le marmoree scale della contrada nei mattini d’autunno freschi baciate di rugiada.
L’antica, signorile umbra dimora a colmare di dolce rimembranza Il gelo siderale odierno nelle notti insonni, la solitudine della mia stanza.
Dispiega l’ali l’elegiaco canto e mi ritrovo nel sorriso mattiniero d’agreste incanto.
Il mio sguardo infantile a cercare la carezza dei tuoi occhi neri.
La mia mano di bimba, nella tua amorevole e paterna.
L’occhieggiare di scarlatti papaveri nel caleidoscopio della nostalgia che arde nel cuore, malinconica lanterna.
I nostri fiabeschi sentieri Tu l’abbraccio di felicità la cometa indimenticabile del mio ieri…
Quando Tu, Papà c’eri.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|