Pubblicato il 05/09/2011 14:57:11
Un altro giorno espiando l’inestinguibile condanna.
Ergastolo e confino di un cuore solo che non ti ha più vicino.
Un altro giorno nell’angusta gabbia.
Arde il sole con dardo implacabile. Sfuggono come ombre nella notte le parole d’un destino deprecabile.
L’ennesimo calice di cicuta ed assenzio nella tenebra d’oblio d’un anonimo silenzio.
La camicia di forza sempre più soffocante d’un desolato giorno, andavano mesti i tuoi passi verso l’orizzonte del mio rimpianto senza più ritorno.
L’ulteriore fremito di rabbia stormisce fra le solitarie trame del salice.
Nei miei occhi d’Euridice arsi di febbrile attesa d’un vano domani brucia nel vento dei ricordi un pugno di nostalgia e di sabbia.
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