Pubblicato il 08/03/2010 12:00:00
Non so se Dio esiste. Lo credo. Lo spero. Mi pare cosa buona che le bocche di Bisaccia condensino pietà per chi viaggia veloce in autostrada con i fiori schiumosi dei larici, l’esalare immenso della foresta – E che le nubi abbiano un carico nel cielo, e non scorrano solo nel contorno della pupilla malata di cemento di un giovane scrivente, arcade nudo nascosto dietro un fico. La vita rinasce nel bruco e nel cipresso, rinasceva a Gaeta e a Baia, sulla scesa di Monte di Procida e a Rocca dei Falchi dove prendevi il sole a torso nudo. La bellezza rinasce, anche se non siamo più noi a portarla – rinasce il desiderio, ma i tuoi occhi non sanno più radiografare la mia ferita e il suo flusso continentale. Si allontanarono sul monticchio d’assi a Ponza. E mi lasciasti a pensare che un proiettile o lo svenevole rosa del mare al tramonto avessero ormai lo stesso peso vitale. Fu allora che forse qualcuno o nessuno mi disse perché mi perseguiti – La natura richiuse il suo libro per tutti.
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