Vous étiez là je vous tenais
comme un miroir entre mes mains
la vague et le soleil de juin
ont englouti votre visage
Chaque jour je vous ai écrit
je vous ai fait porter mes pages
par des ramiers par des enfants
mais aucun d’eux n’est revenu
je continue à vous écrire
Tout le mois d’aoȗt s’est bien passé
Malgré les obus et les roses
Et j’ai traduit diverses choses
En langue bleue* que vous savez.
Maintenant J’ai peur de l’automne
et des soirées d’hiver sans vous
viendrez-vous pas au rendez-vous
que cet ami perdu vous donne
en son pays du temps des loups?
Venez donc je vous appelle
Avec tous les mots d’autrefois,
Sous mon épaule il fait froid
Et j’ai des trous noirs dans les ailes.
[ René Guy Cadou, Oeuvres complètes, Paris, Seghers, 1973. La poesia proposta fa parte della raccolta poetica “Pleine poitrine” del 1946. ]
Lettera ad alcuni amici persi
Eravate lì, vi tenevo
come uno specchio tra le mani
l’onda e il sole di giugno
hanno inghiottito il vostro viso
vi ho scritto ogni giorno
vi ho fatto portare le mie pagine
dai colombi o dai bambini
ma nessuno di loro è mai tornato,
io continuo a scrivervi.
Il mese di agosto è trascorso bene
nonostante le granate e le rose
e ho tradotto varie cose
nella “lingua blu” che conoscete.
Ora ho paura dell’autunno
e delle sere d’inverno senza voi
verrete o no all’appuntamento
che questo amico perso vi dà
nel suo paese del tempo dei lupi?
Venite, allora, perché vi chiamo
con tutte le parole di una volta,
fa freddo sotto le ascelle
e ho buchi neri nelle ali.
[ Traduzione di Alessandra Ponticelli Conti ]
* Langue bleue o Boulak è una lingua universale creata da Léon Bollack a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Léon Bollack era un ricco commerciante parigino che, a partire dal 1899, pubblicò (verosimilmente a sue spese) in francese e in altre lingue diverse opere sul Bolak (grammatica, dizionario, vocabolario, esercizi di traduzione, raccolte di testi) allo scopo di favorirne la diffusione. (Tradotto da Wikipédia, France)