In memoria
*
Erano tutti lì, gli Interessati. Nello studio di Hallward, naturally: che, almeno a dar retta a certe incerte scritture, "era impregnato dell'intenso profumo delle rose, e quando la leggera brezza estiva frusciava tra gli alberi del giardino, fluiva dal vano dell'entrata il greve odore dei lillà o il più delicato profumo dell'eglantina". E c'era, altrettanto naturally, il divano coperto di gualdrappe persiane, lo splendore dei fiori dell'avorno, l'ombra fantastica di un uccello in volo, il cupo ronzìo delle api che giungeva dalla finestra, il fumo delle sigarette pesantemente oppiate di Lord Wotton... Un'atmosfera solenne e frivola, per una situazione frivola e atroce.
[ da Capricci a calco ]
*
Cose persone comunismo grattachecche
ci sono cose & persone ci sono & pensieri & progetti
avvolti dalla stessa vitrea solitudine dei chioschi
di grattachecche sui lungotevere in inverno. muoiono
anche i grandi poeti, la legge del menga non fa sconti
neppure al padreterno afflitto da certi fastidiosi raffreddori
& intanto mentre lui si ingozza di aspirine
da un meridiano all’altro la terra è tutto un rumore
il frastuono delle vuvuzelas in sudafrica sembra
un’eco in codice per il baccano di gola dei gabbiani
che ormai vanno a caccia non più di pesci ma di topi
qui nella città eterna che gioca a nascondino con se stessa
le finte risse dei reality hanno lo stesso tasso di menzogna
dei dibattiti in parlamento. la stanchezza somiglia all’energia.
l’energia somiglia a un accesso di delirium tremens.
essere (o voler essere) comunisti oggi - ank’ora! ank’ora (!)
totalmente disancorati come siamo da pressoché tutto
vuol dire (anche & ancora) farsi carico di quella totalità
priva di fessure storia tremenda incancellabile di quella
bestia zoppa che si è chiamata appunto incautamente
Comunismo – rompendone la continuità lacerandone
il senso comune la vulgata la cecità fideistica senza una stilla
di pentimento ma con tutta la possibile impossibile
freddezza analitica dentro quest’onda che non presenta mai
nessuna anomalia nell’immane flusso di morte sorridente
che si chiama ank’ora ank’ora Capitalismo eccetera
magari anche guardando l’avviso attaccato a quel tronco
d’acacia in cui sotto al fotocolor del quadrupede si chiede
aiuto per il ritrovamento di un “dolcissimo volpino
microchippato” – e di lì a poco il tg parla di massacri
& di festini di stupri di glamour cinematografico di contratti
tipo garrota foderata di velluto (Pomigliano & altrove)
con la stessa inflessione di voce lo stesso tono caucciù
di fronte alle cose alle persone al gratta&vinci vinci&gratta.
tu corri sui tuoi tacchi a spillo dici ridendo che sei più brava
di un saltatore in alto cubano o di un airone. io muoio.
16 giugno 2010
*
Niagara
snobbando schifiltoso gli swieback adamo bevve la cicuta
senza coloranti in una tazza da caffè
torta nuziale wagon-lit spepa quella ragazza!
eppure era piena di efelidi a pioggia sulle gote d'amianto
multos in eo quidem rèpperi vermiculos
e altro che non risulta dalla registrazione
disse Anton Leuwenhoek nel 1677 dopo aver analizzato
al telescopio
il liquido seminale del papa
tifando comunque per Comenius nemico mortale di Coppi
dal limbo dei santi minori
(almeno così pare(
usciti a frotte dagli interstizi dell’arpa
dei corrotti minoriti parlando di malattie mielate
sull’ascensore per gli inferi
ma non direttamente biasimato come superfluo il fatto
che dagli uman privati parea mosso
nel rimbalzo dell’idrovolante mal guidato
la liquerizia tinse tutti di giallo
la paracèntesi ringraziando il paràcleto
((((((((((in un’orgia di parentesi o di parèsi((((((((((
guerra ai palazzi e pace alle capanne
in Nuova Caledonia piovono testicoli a grappoli
(almeno così pare(
poco gli avanza di vita al fronte degli impiegati statali
oggi le nemesiache a congresso
je voudrais de beaux plis pour que ça fasse frou-frou
nelle scritte dei negozi la effe è latitante
vento ben teso stoffe per l’estate
foglio di via l’arte di sciogliere enigmi
la sigaretta le pendeva reticente alle labbra
segno grazioso di dimestichezza con tigri lupi e altri insetti
le tribù berbere dei Krumiri ribelli urlando
mentre il cappello nero vola via nella neve
(almeno così pare(
quante leggende nordiche a Matera
cavalier vidi mover nè pedoni
agilità dei sinonimi fondò a Parigi una fabbrica
ne uscivano tutti a notte inoltrata ubriachi fradici
assai rinomata la signora assai sciantosa e impudica
qualcuno sistemò le piastre di forma irregolare
leggera come fàselo o liburno (ad hoc)
una statua di legno irta di chiodi
innalzarono a Berlino in onore di Hindemburg
facevano alla fin fine una vita semplice patriarcale
con profumo di muschio di provenienza cinese
(almeno così pare(
tutte aggraziate con tartufi e regaglie
manipolando piselli fino alla sfinimento
per le maniche a vento l’ossobuco
penetrò con la furia di Attila di Pelè di Rocky Marciano
se la rana avesse i denti
sotto la sua faccia color barbèra
in onore di lui per dimostrare l’equivalenza
nell’irrisolto cimento saussuriano
Chopin scelse il pianoforte o meglio lo subì come ultima chance
a causa di una costipazione
(almeno così pare(
la nevrotica George rimase a letto ascoltava dei dischi
dei Rolling-Stones
c’erano ceneri di pirite e fanghi e camere di piombo
e anche la luna e altri sconsiderati ammennicoli
perdutamente sentimentali
che sconquassano a tutt’oggi molti equilibri psicofisici
c’era il morbo di Parkinson che aveva attaccato la dame aux camèlias
a cui avevano asportato l’utero e il resto
per sospetto carcinoma
ma gli occhi rimasero molto bistrati e fissavano il nulla
non rifugiamoci nel traminer o nel silvaner
(almeno così pare(
contro le lesioni cutanee gli eritemi le ulcerazioni
da corpi radioattivi o altre malinconie inguaribili
le ghiandole endocrine sono comunque in sciopero
anche se Monroe con tutta la sua dottrina
ignorava la sua futura omonimia con la bionda di «Niagara»
e la mimosa pudica accartoccia ancor oggi le foglie caduche
al minimo tocco
e la primavera si beve non dai calici ma dalle vene varicose
e la stupidità è la scelta più vantaggiosa
lo sapeva anche Stalin
(almeno così pare(
giudicando i principali responsabili viventi del nazismo
commuovendosi all’ennesima proiezione privata di «City Lights»
con accanto il tremante Voroscilov
lo sapeva da un altro punto di vista
Grigorij Grigorijevic Orlov favorito di Caterina II
il quale finì pazzo per distrazione
occorrono macchine per rinforzare il bordo
di oggetti di lamiera sottile
ma il tritone crestato alloggia in confortevoli appartamenti
il novilunio aggriccia le pieghe dei pantaloni
fabbricandosi nidi con alghe e saliva
per cancellare tutte le ombre sulla moquette
(almeno così pare(
CONTRARIAMENTE A QUANTO AVVIENE REALMENTE
[ da In abisso, Il Ventaglio ]