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El primer hombre
Lo rodean
el pavor,
el ultraje del polvo
y las hormigas.
Sale del cubil. Se alza
sostenido por su proprio abismo.
Siglos
durará el dia en que se irguió,
siglos en cerrarse
a sus espaldas
el precipicio.
Ya el olfato se volvió memoria,
el vértigo
ojo
y campo abierto el aullido.
No sabe si es el primero
o el último.
De pie, al borde,
para siempre,
en todo lo que mire
verá lo que se ha ido.
Desunido de la noche
conoció la luz
y su propia sombra
que no es de este mundo.
Inefable, todavía,
tocó el abstracto decidido de la roca,
se vio en las otras bestias
con otra forma
aparecido.
Y escuchó por primera vez cantar un pájaro
u nunca más volvió a ser el mismo.
Dura aquí, en una caja nocturna
del Museo de Nairobi, entre los famtasmas.
de los animales.
Junto a sus huellas que el volcán retuvo
marchan, todavía, las de su hijo.
Somos tú y yo, sin nombre
en el mismo camino,
la misma luna vieja
deshuesándos
y al final lumbreras
que alguien saldrá a ver
mirando la noche,
desconocido.
[ Traduzione di Emilio Coco ]
Il primo uomo
Lo circondano
il panico,
l'oltraggio della polvere
e le formiche.
Esce dalla tana. Si alza
sostenuto dal suo stesso abisso.
Secoli
durerà il giorno in cui si eresse,
secoli a chiudersi
alle sue spalle
il precipizio.
Già l'olfatto è diventato memoria,
la vertigine
occhio
e campo aperto l'urlo.
Non sa se è il primo
o l'ultimo.
In piedi, sull'orlo,
per sempre,
in tutto ciò che guarda
vedrà ciò che se n'è andato.
Separato dalla notte
conobbe la luce
e la sua propria ombra
che non è di questo mondo.
Ineffabile, ancora,
toccò l'astratto deciso della roccia,
si vide nelle altre bestie
in un'altra forma
apparso.
E sentì per la prima volta cantare un uccello
e non tornò mai più lo stesso.
Dura qui, in una cassa notturna
del museo di Nairobi, tra i fantasmi
degli animali
Vicino alle sue orme che il vulcano trattenne
camminano, ancora, quelle di suo figlio.
Siamo tu e io, senza nome
sulla stessa strada,
la stessa luna vecchia
disossandoci
e alla fine fonti luminose
che qualcuno uscirà a vedere
guardando la notte,
sconosciuto.
[ Il pendolo del mondo - El péndulo del mundo (con testo a fronte in lingua originale), Leopoldo Castilla, Raffaelli Editore, Collana Ispanoamericana n. 22 - Traduzione di Emilio Coco ]