Pubblicato il 02/02/2009 19:27:46
Cari lettori de La Recherche, anche se personalmente non mi occupo di poesia, mi sembra che l'argomento dell'articolo che segue possa in qualche modo essere condivisibile anche da voi poeti...Non è così? Io l'ho trovato coraggioso e leale, voi cosa ne pensate? wolf 27-Gen-2009
Dal mensile Rolling Stone Brian Weitz: "Non voglio creare un disco pensando all'iPod" Sul mensile Rolling Stone del mese di febbraio è stata pubblicata un'intervista, firmata da Tim Small, a Geologist, al secolo Brian Weitz, del gruppo Animal Collective, il quale afferma in modo determinato la seguente opinione sull'utilizzazione della musica digitale: "Oggi si possono accumulare grandi quantità di musica in tempi talmente brevi che si dimentica subito. E poi tanti mettono il loro iPod su shuffle e non sanno nemmeno cosa stanno ascoltando, mentre l’ascoltano!Oppure scaricano qualcosa, ne ascoltano 20 secondi e se non gli piace lo cancellano. Invece io da piccolo, non avevo molti soldi e quando compravo un disco lo ascoltavo tutto. Se non mi piaceva non lo buttavo (…) Mi dicevo: ‘Però la copertina è così bella… magari è il caso di riascoltarlo’… e diventava uno dei miei dischi preferiti! Forse oggi non sarebbe possibile, è scomparsa l’idea che la musica sia qualcosa a cui devi dedicare tempo e impegno. Per me gli album davvero memorabili sono opere compiute che voglio ascoltare senza interruzione, dall’inizio alla fine e poi ancora. Noi teniamo molto all’idea di fare un disco con un inizio e una fine. Vogliamo che il nostro pubblico lo ascolti per intero. Oggi, invece, - conclude Brian Weitz - la regola è stare attenti all’attacco e alla coda delle canzoni. (…) non ho intenzione di creare un disco tenendo a mente come suonerà su un iPod shuffle”.
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