Quel giorno io mi sono chinato sul tuo sonno.
Tutto il tuo corpo dormiva casto sull’umile letto,
E io ho visto, come uno che si applichi e legga,
Ah! Io ho visto quanto tutto sia vano sotto il sole!
Che si viva, oh quale delicata meraviglia,
Tanto il nostro organismo è un fiore che si piega!
O pensiero che porti alla follia!
Non ho sonno, la paura per te mi tiene sveglio.
Ah! Miseria d’amarti, mio fragile amore
Che respirando vai come si spira un giorno!
O sguardo chiuso che la morte tale farà!
O bocca che ridi in sogno sulla mia bocca,
Aspettando l’altro riso piu feroce!
Presto, svegliati! Di’, l’anima è immortale?
(Tratto da Una volta e poco fa, traduzione di Manuel Paolino)
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