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Nely Reguera professione regista al San Sebastian festival

Argomento: Cinema

Saggio di Gio-Ma 

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Pubblicato il 22/09/2016 19:11:18

Nely Reguera • professione Regista
di Alfonso Rivera

20/09/2016 - SAN SEBASTIÁN 2016: La cineasta catalana Nely Reguera debutta nel lungometraggio con María (y los demás), una commedia drammatica con protagonista una superba Bárbara Lennie.

La barcellonese Nely Reguera ha studiato regia alla ESCAC – dove ora insegna –, ha lavorato al fianco di Mar Coll e collabora attivamente al lodevole progetto divulgativo di cinema per bambini Cine en curso. Prima del suo primo film da regista, María (y los demás) [+], presentato nella sezione Nuev@s Director@s del 64º Festival di San Sebastián, aveva girato un corto (Pablo) premiato, e un documentario sul disastro del naufragio del Prestige (Muxía a ferida).

Intervista by Cineuropa:
Cineuropa: Contenta per come è stato accolto il suo film alle prime proiezioni, con il pubblico che rideva in sala?

Nely Reguera:“Mi piace ridere di me stessa”. Sono molto felice, anche se il film non è fatto per ridere tutto il tempo. Temevo che non succedesse, che non ridessero. Io vedo il film e rido molto: spero che la gente entri in connessione con questo umorismo e con il personaggio centrale.
Anche perché la María del titolo, interpretata da Bárbara Lennie, ha un carattere particolare, e anche il tono del film è speciale.
Il tono l’ho avuto chiaro fin dall’inizio: la storia è un piccolo dramma che bisognava raccontare con umorismo, e facendo attenzione, perché se drammatizzavamo, rendevamo pesante il tutto. Nello scrivere la sceneggiatura, avevamo ben presente questo: quando la situazione diventava un po’ drammatica, cercavamo altro per alleggerire e dare una svolta; nella messa in scena e con gli attori è stato lo stesso: sempre a sdrammatizzare.
Per digerire meglio ciò che accade a questa ragazza...?
Sì, perché alla fine la vita è così, con momenti di cambiamento e senza continuità, perché nessuno ti avverte: sei molto felice e, all’improvviso, tutto peggiora. A me piace molto questo tono: che si possa ridere un po’ di se stessi. Mi piacciono quei film che ti permettono di ridere di e con il personaggio.
Quanto c’è di Nely Reguera nel personaggio di María?
Molte cose mie e del mio ambiente. Però è bello quando i personaggi crescono, diventano autonomi e prendono distanza: poi vanno da soli; così vedi le cose in modo diverso. Il film nasce dalla voglia di parlare di una donna che arriva a un’età in cui la società si aspetta che tu abbia realizzato un serie di cose, ma tu non ne hai realizzata nessuna e ti chiedi: che cosa mi succede? Però vedi che attorno a te, l’80% della gente sta nella stessa situazione. Anche se il caso di María è estremo: ci si chiedeva perché nella vita abbiamo tante pressioni.
Queste pressioni a volte vengono da fuori, ma anche da se stessi…
Assolutamente. Inoltre, ci sono cose che non ci siamo chiesti se le vogliamo o no, eppure la frustrazione per non avercele c’è già: è una cosa assurda che capita anche al personaggio, che non si ferma a pensare con tranquillità che cosa vuole veramente. Quando ho deciso di fare il ritratto di María, è venuta poi la sua famiglia, poiché l’universo familiare dice molto di una persona: non conosci davvero una persona se non la vedi relazionarsi con i suoi, per questo hanno tanto peso nel film.

SAN SEBASTIÁN 2016 Nuev@s director@s

María (y los demás): quanto ti amo.
di Alfonso Rivera

20/09/2016 - SAN SEBASTIÁN 2016: Lo stimolante esordio di Nely Reguera è un dramma, percorso da un fine senso dell’umorismo, che ritrae una donna incline a rimandare, asfissiata dagli obblighi sociali.
Che cosa stiamo facendo della nostra vita? Che cosa vogliamo davvero? Fino a che punto siamo responsabili degli obblighi che ci imponiamo? Nely Reguera pone in modo sottile ed elegante queste questioni – e molte altre – nel suo primo film, María (y los demás), accolto con entusiasmo nella sezione Nuev@s Director@s del 64º Festival di San Sebastián, poche settimane prima di volare al Festival di Busan (Corea del Sud).
Con protagonista un’insuperabile Bárbara Lennie (in un ruolo che le potrebbe portarle tanti premi come quello di Magical Girl, di cui è una specie di distillato soft), questa commedia drammatica fa sì che ogni spettatore, al di là del sesso e dell’età, si identifichi in molti momenti con ciò che accade sullo schermo. Nel film vediamo la María del titolo, una donna sulla trentina che ha dedicato gli ultimi anni ad assistere suo padre malato. Ma quando questo si riprende e comincia a rendersi indipendente, il vuoto si apre sotto i piedi di María, che non sa che strada prendere e accetta a malincuore di non essere più necessaria.
Girato in esterni galiziani, dove Reguera (figlia di un galiziano e di una catalana) ha trascorso tante estati, María (y los demás) ritrae il suo personaggio centrale a partire dai suoi dialoghi e i rapporti con la sua famiglia e gli amici. Partecipiamo con lei a pranzi, incontri e pomeriggi al mare che questa regista ammiratrice di Woody Allen, Valeria Bruni Tedeschi, Rohmer e Baumbach, ricrea con uno stile naturalista, quotidiano e piacevole. Però, come nei film degli autori summenzionati, i suoi personaggi sono gravidi di desideri nascosti, abitudini radicate e paure difficili da affrontare.
Sono questi i conflitti del personaggio centrale, che Reguera ama quanto se stessa: la ridicolizza il giusto, il tanto che basta per farci uscire dalla zona di comfort; ci crediamo insostituibili e tendiamo a rimandare ciò che è davvero importante, scrollandoci di dosso la responsabilità della nostra pigrizia, e impregnando di essa ciò che ci circonda. Il grande risultato della regista è parlarci di tutto questo senza spargimento di lacrime o discorsi da manuale di autoaiuto, bensì con raffinato umorismo.
Pure la famiglia e i suoi rituali sono descritti con affetto ma anche con asprezza e ironia, in questo film che potrebbe figurare tra i finalisti ai prossimi Goya (nella categoria Miglior regista esordiente): la scena in cui uno dei fratelli canta Como yo te amo di Raphael riflette questo teatro dolente che sono i rapporti di sangue, dove i ruoli sono irrimediabilmente stabiliti, la comunicazione tende a essere difettosa e l’inserimento di nuovi membri viene accettato con malcelato sospetto.
María (y los demás) è una produzione di Frida Films in coproduzione con Avalon PC, con la partecipazione di Televisión de Galicia, S.A. e il contributo della Axencia Galega Das Industrias Culturais y el Instituto de la Cinematografía y las Artes Visuales. In Spagna il film è distribuito da Avalon, che lo lancerà nelle sale il 16 dicembre.

MARÍA (AND EVERYBODY ELSE)
di Nely Reguera

Sinossi:
Fin dalla morte di sua madre, Maria si è presa cura di suo padre e dei suoi fratelli. È sempre stata una roccia per tutta la famiglia. Quando suo padre annuncia che si sposerà con l'infermiera, tutto il mondo che aveva costruito sembra crollare intorno a lei. A 35 anni, dovrà cambiare il suo destino;

titolo internazionale: María (and Everybody Else)
titolo originale: María (y los demás)
paese: Spagna
anno: 2016
genere: fiction
regia: Nely Reguera
durata: 90'
data di uscita: ES 16/12/2016
sceneggiatura: Nely Reguera
cast: Bárbara Lennie, José Ángel Egido, Rocío León, Pablo Derqui, Vito Sanz, Julián Villagrán, María Vázquez, Miguel de Lira, Xúlio Abonjo, Aixa Villagrán, Marina Skell
fotografia: Aitor Echevarría
montaggio: Aina Calleja
scenografia: Andrea Pozo
musica: Nico Casal
produttore: Luisa Romeo
coproduttore: María Zamora, Stefan Schmitz
produzione: Avalon Producciones, Frida Films, ICAA - Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales
distributori: Avalon.

Si ringrazia Cineuropa per la collaborazione.


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