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Commenti al testo di Adielle
Grafite

Sei nella sezione Commenti
 

 Adielle - 24/06/2013 09:11:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Leonora, un saluto.

 Leonora Lusin - 23/06/2013 21:20:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Davvero interessante e vorticosa d’immagini la tua scrittura

 Adielle - 23/06/2013 11:46:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Maria per l’attenzione mostrata nei confronti del mio testo,ero ignaro del fatto che sarebbe diventato un monologo mentre lo stavo scrivendo,in una maniera un po’ superficiale si potrebbe dire che scrivo di getto e il più delle volte non so nemmeno io dove voglio andare a parare, assemblo immagini e sensazioni stando attento più a come "suonano" lette in successione che non al fatto che costruiscano un senso compiuto definitivo, anche se a dirla tutta nutro sempre la speranza di aver raccontato una storia alla fine, anche se minima.
Un caro saluto.

 Maria Musik - 23/06/2013 10:26:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Di solito, in poesia, non amo il monologo. Ma devo dire che, questa volta, non ho tirato diritta.
La chiusa è da sola già valida poesia, compiuta:
il mio nome l’hai scritto a matita/perchè fosse subito chiaro che si trattasse di una relazione/a tempo determinato facile da essere cancellata/così nella tua memoria solo scorie di me, grafite.

 Adielle - 23/06/2013 08:56:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Cristina, come sempre i tuoi commenti sono ricchi di bontà acume e saggezza interpretativa. I monologhi mi affascinano molto così come anche le canzoni, sono due modelli compositivi che mi piacerebbe affrontare con maggiore criterio ma questo vorrebbe dire mettersi a studiare e purtroppo sono molto pigro! oltre che piuttosto impulsivo nella scrittura. Grazie ancora, sempre felice che tu possa trovare il tempo di leggermi, un saluto affettuoso.

 Cristina Bizzarri - 23/06/2013 00:30:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Molto bella, attuale, moderna e di grande ampiezza di contenuto. Il senso di un amore ripercorso in veste di "vittima", ma una vittima consapevole e con una maschera al confine tra ironia, dolore, rabbia. Tutto questo in una poesia che potrebbe essere un suggestivo e coinvolgente monologo teatrale!