Amina Narimi
- 17/08/2013 19:15:00
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Grazie Franca, grazie con tutta lhandalusia che ho negli occhi ora ti ringrazio. Il tuo commento, le Tue Parole mi portano lontano.
Grazie Loredana , la dolcezza è dentro quellaria che quelle donne sanno muovere.
Grazie Cristina, ti stringo con tutta la forza che posso, che ho.
Grazie FerdiNando perché Sai Sempre Sentire Oltre
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Franca Alaimo
- 17/08/2013 11:17:00
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Uno dei testi più belli di Amina, che sempre sa circonfondere dincanto i gesti comuni in quanto in essi scorge qualcosaltro che li genera. Qualcosa che si alza dal cuore e che li fa lievitare e adornarsi di bellezza, trasformandosi in epifanie. Dolina resta per sempre dentro una luce candida ed un movimento daria, concreta ed immaginaria, addolorata e lieta di vita. E diventata eterna. La poesia contiene anche un omaggio a Cristina, altra "metafisica" cucitrice di aria e di luce dentro il tessuto dei suoi versi. Il pane imbandito da Dolina sulla tovaglia bianchissima e leggera sembra allora diventare il simbolo della poesia che esige pure essa unanima lievitante, capace di re-ligere tutte le cose in una visione. Rendo omaggio, io, alluna ed allaltra che ammiro moltissimo.
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