Arcangelo Galante
- 01/02/2025 11:55:00
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Interessante componimento, nel quale, l’autrice, cattura l’anima di Roma con immagini descrittive e contrasti suggestivi. La città eterna è ritratta nella sua bellezza, sospesa tra passato e presente: le cupole fioriscono come se la storia si rinnovasse, mentre i turisti si disperdono nello spazio come ricordi sparpagliati. La pietra delle strade e dei monumenti è solida di memoria ma anche sfuggente, come le statue che abitano le fontane. Il verso finale, con la vertigine che si incastra nel basolato, suggerisce un senso di movimento e staticità insieme, come se Roma fosse un eterno fluire di storia e sensazioni. Ringraziando per l’accattivante proposta poetica, auguro un emozionante viaggio nel mondo delle tue ispirazioni. Cordialmente, saluto.
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Elisa Mazzieri
- 11/02/2023 04:56:00
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Uno scorcio perfetto di Roma, come è adesso. Ora che il centro è meno dissimile dal centro di altre capitali, ma la periferia resta sempre periferia. Trovo i tuoi versi molto lievi ma ben inflitti nella pietra della memoria. Tuttavia, forse la mia lettura è condizionata dal mio vivere Roma nel quotidiano. Grazie per la tua sempre acuta versione.
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Angelo Naclerio
- 06/02/2023 18:38:00
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Esiste, io penso, una Vertigine che appare scritta dentro la memoria antica e venerabile di certi intramontabili luoghi.. Ancora ciao, carissima, e buon tutto
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