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Commenti al testo di cristina bizzarri
Caro Lorenzo
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Antonio Aiello
- 23/06/2015 00:09:00
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Cristina, davvero mirabile ed affettuoso il tuo commento che contiene anche ricette di buona convivenza!!!
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Nando
- 22/06/2015 22:26:00
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Potrebbe usarmi la cortesia, signor Muillon, di mostrarmi la petizione firmata da questa pletora di imploranti? Fui eletto papa e non me ne avvidi...
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Nando
- 22/06/2015 22:25:00
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Potrebbe usarmi la cortesia, signor Muillon, mostrarmi la petizione firmata da questa pletora di imploranti? Fui eletto papa e non me ne avvidi...
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Nando
- 22/06/2015 22:25:00
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Potrebbe usarmi la cortesia, signor Muillon, mostrarmi la petizione firmata da questa pletora di imploranti? Fui eletto papa e non me ne avvidi...
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 20:32:00
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e comunque, dopo questa poesia sugli studenti uccisi in Messico, abbiamo ripetutamente chiesto al signor Battaglia di dire qualcosa in merito ad Hashem Shabani, ottenendo nulla in cambio ho persino implorato almeno una preghierina zero quindi lintenzione polemica è diventata sempre più chiara
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 20:20:00
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la poesia "Ad Hashem Shabani e ai suoi “fratelli”" di Ferdinando Battaglia inizia: "Prima ancora della poesia Siamo morti per l’alfabeto" significa contrapporre polemicamente alla morte di Shabani unaltra strage di dimensioni ben più ampie
come dire: voi parlate di Shabani ma non avete detto nulla della strage di studenti in Messico
e infatti, nel testo della poesia non ci sono riferimenti ad Hashem Shabani ma solo ai poveri studenti
è vero, non ne abbiamo detto nulla, ma la notizia era di pubblico dominio, tutti sapevano, si dà per scontato lindignazione di un poeta per cose simili, è ovvio
invece di Hashem Shabani non si è detto niente sui mass media italiani, due articoletti sulle edizioni on line, questo ci ha fatti rabbrividire, e ci ha sconvolti oltre ogni misura
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 20:04:00
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Va be dai sistemato il testo, finita la polemica? possiamo chiudere la storia qua, anche perché di solito lepilogo della faccenda arriva verso questora...
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 20:00:00
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Mullon se cè una cosa di cui non mi può accusare è di omofobia. Anche perché se lei si offende ad una battuta così è perché la ritiene offensiva, ergo la sua omofobia la fa scattare. Arrivederci, non avevamo detto?
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 20:00:00
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Invece per il resto, condivide?
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 19:57:00
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certo signor Brenna, se lei scrive "saluti a suo maritino Innella" non andiamo bene, soprattutto dopo aver giustamente chiesto la solidarietà contro lomofobia
non so se si rende conto, signor Brenna si sta dando la zappa sui piedi, è un atteggiamento alquanto pericoloso e strano
io rinnovo la mia solidarietà a tutti i diversi del mondo ma si sta dimostrando incomprensibilmente omofobo lei
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 19:49:00
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e tra parentesi credo che il testo non debba stare nella sezione poesia....
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 19:48:00
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Ah mancava
UNA TRAPPOLAAAAAA!!!! GOMBLODDOOO!!!!
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 19:47:00
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Allora caro carissimo Lorenzo vedi che hai inveito contro il nulla? Hai insultato contro Nando per cosa? lo stesso cordoglio che hai espresso tu lo ha espresso anche lui, ma perdonami come è possibile che "aver rubato la scena" è un attacco personale e invece noi siamo stati pesantemente ostacolati dal signor Battaglia in mille modi
il signor Battaglia non è stato capace di provare nemmeno un generico sentimento di pietà per il poeta iraniano è cosa? Fine storia dell’arte? Critica letteraria sopraffina? maddai ora basta l’altra volta era la censura, stavolta cosa, ah ecco la trappola, manco fossi Laszlo Blowfeld della Spectre, capace di ordire simili cose. Quanti commenti ha postato negli ultimi due mesi Mullo?? Quante volte qualcuno è intervenuto? MAI!!!!!!! E ora invece che insulta e inveisce e rovescia le cose che vengono scritte allora magari un limite ce lo mettiamo. Ma poi non le piace la Recherche? Non le piace la redazione? sa quanti siti letterari molto più liberi ci sono, certo magari non le consentono di pubblicare in diretta come noi ma passano tutto al vaglio, ma si sa gli altri sono sempre più bravi. Ora sa cosa facciamo copio e incollo tutto perchè ora succede questo che schematizzo. A Fuoco e fiamme da parte sua, minaccia di addii, silenzio B invito ai suoi amici più stretti a spargere veleno contro la Recherche, sia sul sito che altrove C minacce di abbandoni vari D poesiole e melensaggini varie tipo oh quanto mi manca lorenzo, ah che belli i suoi commenti....visto che sistono le mail e i telefoni tutta sta mancanza è solo plateale e indirizzata altrove (in psicologia perversione...) E improvvisamente Mullon torna, ricomincia a commentare e fare la sua cerchia, chi dissente viene preso di mira F si commemora qualcuno o qualcosa e Mullon non si sente sul palcoscenico e attacca nell’ordine: Battaglia, Musik, Maggiani e me, più forse Alaimo o qualcuno che interviene a placare gli animi G si ricomincia da A in un ciclo di tedio noia prevedibilità assurde. Chi si ricorda la storia della censura e la pseudopoesia rimossa? Nessuno ovviamente, ma se volete abbiamo i file conservati, così come ora faccio copia e incolla di questi e alla prossima occasione li riposto perché tanto la storiella è arcinota. Quindi Mullon addio per i prossimi mesi poi ricominciamo, mi stia bene e i miei saluti a suo caro amico X.
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Nando
- 22/06/2015 16:43:00
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Ti chiedo scusa, Cristina, per la mia invadenza...
Ad Hashem Shabani e ai suoi “fratelli”
di Ferdinando Battaglia
Prima ancora della poesia
Siamo morti per lalfabeto,
Per il diritto alla parola;
Ed eravamo in quarantatré,
Della scuola rurale di Ayotzinapa
E fummo uccisi da un Potere
Che nulla spartisce con Dio.
pubblicata su questo sito il 4 gugno 2015, e
Je suis Charlie
di Ferdinando Battaglia
"ogni parola è rifrazione dinfinito
non potendo essere sua sottrazione,
è unisola nel mare dellindicibile
o se detta nel detto vè solo come ombra.
la luce è scissa in variazioni di colore
ma è linvisibile che locchio intuisce.
si muore per così poco in una strada,
si muore per così tanto in un giornale;
si muore quando
un respiro di libertà finisce.",
pubblicata sempre su questo sito l8 gennaio 2015.
Questo per doimostrare, spero una volta per tutte, linfondatezza delle tue accuse, caro Lorenzo, infondate e non "ingenue", poiché conoscevi i miei testi, il primo lhai anche commentato; dopodiché, riconosciuto nullo il valore letterario, se ne può discutere la corrispondenza al proprio gusto personale sia nello stile sia nel trattato, ma certo non trovano corrispondenze testuali le accuse che mi muovi: fanatismo, ammirazione per gli ayatollah etc. etc Per non parlare del famigerato allarme: "Attento Lorenzo, (…) il Battaglia accusandoti di moharebeh... potrebbe farti condannarti a morte”, per arrivare a scrivere solo ieri sera che: "per quanto riguarda la mail anonima, non è anonima per niente mi arriva da un poeta potrei solo pensare che è scritta forse in tono ironico, sarcastico però le parole sono quelle ognuno le interpreti come vuole io non so interpretarle ma posso solo riportarle".
Forse è questa "esagerazione" ad essere "leggermente" fastidiosa, ingiustificata e certo non "bella" a vedersi (noi siamo comunque esposti in una vetrina internazionale), non bella perché non vera.
Grazie
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Nando
- 22/06/2015 16:37:00
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Ti chiedo scusa, Cristina, per la mia invadenza...
Ad Hashem Shabani e ai suoi “fratelli”
di Ferdinando Battaglia
Prima ancora della poesia
Siamo morti per lalfabeto,
Per il diritto alla parola;
Ed eravamo in quarantatré,
Della scuola rurale di Ayotzinapa
E fummo uccisi da un Potere
Che nulla spartisce con Dio.
pubblicata su questo sito il 4 gugno 2015, e
Je suis Charlie
di Ferdinando Battaglia
"ogni parola è rifrazione dinfinito
non potendo essere sua sottrazione,
è unisola nel mare dellindicibile
o se detta nel detto vè solo come ombra.
la luce è scissa in variazioni di colore
ma è linvisibile che locchio intuisce.
si muore per così poco in una strada,
si muore per così tanto in un giornale;
si muore quando
un respiro di libertà finisce.",
pubblicata sempre su questo sito l8 gennaio 2015.
Questo per doimostrare, spero una volta per tutte, linfondatezza delle tue accuse, caro Lorenzo, infondate e non "ingenue", poiché conoscevi i miei testi, il primo lhai anche commentato; dopodiché, riconosciuto nullo il valore letterario, se ne può discutere la corrispondenza al proprio gusto personale sia nello stile sia nel trattato, ma certo non trovano corrispondenze testuali le accuse che mi muov: fanatismo, ammirazione per gli ayatollah etc. etc Per non parlare del famigerato allarme: "Attento Lorenzo, (…) il Battaglia accusandoti di moharebeh... potrebbe farti condannarti a morte”, per arrivare a scrivere solo ieri sera che: "per quanto riguarda la mail anonima, non è anonima per niente mi arriva da un poeta potrei solo pensare che è scritta forse in tono ironico, sarcastico però le parole sono quelle ognuno le interpreti come vuole io non so interpretarle ma posso solo riportarle".
Grazie
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 16:30:00
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e purtroppo sempre per difendermi io sono un poeta ambulante, signor Brenna, vivo di poesia la mia attività si svolge prevalentemente durante il fine settimana oggi è il mio giorno libero e sono qui a difendermi dai vostri attacchi personali
per cortesia, togliete veramente quel "Caro Lorenzo" mi sa di beffa e lasciatemi andare, senza altre insolenze grazie
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Nando
- 22/06/2015 16:27:00
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Ti chiedo scusa, Cristina, per la mia invadenza...
Ad Hashem Shabani e ai suoi “fratelli”
di Ferdinando Battaglia
Prima ancora della poesia
Siamo morti per lalfabeto,
Per il diritto alla parola;
Ed eravamo in quarantatré,
Della scuola rurale di Ayotzinapa
E fummo uccisi da un Potere
Che nulla spartisce con Dio.
pubblicata su questo sito il 4 gugno 2015, e
Je suis Charlie
di Ferdinando Battaglia
"ogni parola è rifrazione dinfinito
non potendo essere sua sottrazione,
è unisola nel mare dellindicibile
o se detta nel detto vè solo come ombra.
la luce è scissa in variazioni di colore
ma è linvisibile che locchio intuisce.
si muore per così poco in una strada,
si muore per così tanto in un giornale;
si muore quando
un respiro di libertà finisce.",
pubblicata sempre su questo sito l8 gennaio 2015.
Questo per doimostrare, spero una volta per tutte, linfondatezza delkle tue accuse, caro Lorenzo, infondate e non "ingenue", poiché conoscevi i miei testi, che hai anche commentato; dopodiché, riconosciuto nullo il valore letterario, se ne può discutere la corrispondenza al proprio gusto personale sia nello stile sia nel trattato, non tutto quello di cui parli tu: fanatismo, ammirazione per gli ayatollah etc. etc. Comunque, per chi vuole, ho lasciato un commento anche sulla mia ultima, forse meglio chiarisce il mio pensiero e il mio pensiero sui fatti.
Grazie
P.S. Non credo che occorra difendersi, poiché non credo ci sia qualcuno che stia accusando, si tratta però di fare con onestà e chiarezza operazione di trasparenza, disposti a modificare chiunque la ritenesse vera, uninvolontaria percezione erronea della realtà, dei fatti o dele persone. Con tanta poetica semplicità.
Scusate se mi sono permesso questa postilla
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Nando
- 22/06/2015 16:27:00
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Ti chiedo scusa, Cristina, per la mia invadenza...
Ad Hashem Shabani e ai suoi “fratelli”
di Ferdinando Battaglia
Prima ancora della poesia
Siamo morti per lalfabeto,
Per il diritto alla parola;
Ed eravamo in quarantatré,
Della scuola rurale di Ayotzinapa
E fummo uccisi da un Potere
Che nulla spartisce con Dio.
pubblicata su questo sito il 4 gugno 2015, e
Je suis Charlie
di Ferdinando Battaglia
"ogni parola è rifrazione dinfinito
non potendo essere sua sottrazione,
è unisola nel mare dellindicibile
o se detta nel detto vè solo come ombra.
la luce è scissa in variazioni di colore
ma è linvisibile che locchio intuisce.
si muore per così poco in una strada,
si muore per così tanto in un giornale;
si muore quando
un respiro di libertà finisce.",
pubblicata sempre su questo sito l8 gennaio 2015.
Questo per doimostrare, spero una volta per tutte, linfondatezza delkle tue accuse, caro Lorenzo, infondate e non "ingenue", poiché conoscevi i miei testi, che hai anche commentato; dopodiché, riconosciuto nullo il valore letterario, se ne può discutere la corrispondenza al proprio gusto personale sia nello stile sia nel trattato, non tutto quello di cui parli tu: fanatismo, ammirazione per gli ayatollah etc. etc. Comunque, per chi vuole, ho lasciato un commento anche sulla mia ultima, forse meglio chiarisce il mio pensiero e il mio pensiero sui fatti.
Grazie
P.S. Non credo che occorra difendersi, poiché non credo ci sia qualcuno che stia accusando, si tratta però di fare con onestà e chiarezza operazione di trasparenza, disposti a modificare chiunque la ritenesse vera, uninvolontaria percezione erronea della realtà, dei fatti o dele persone. Con tanta poetica semplicità.
Scusate se mi sono permesso questa postilla
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 15:59:00
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ancora per difendermi è davvero indecoroso questo attaccare a livello personale il "le ha rubato la scena" questo non è attaccare le idee di un altro, ma volerlo provocare per aspettarsi magari unoffesa, e poterlo denunciare non cado in questa provocazione, signor Brenna già avevo ricevuto una minaccia di denuncia dalla redazione siete abilissimi ma non ci cado più
io non ho voglia di attaccare nessuno a livello personale le idee sì, le idee si possono contestare, siamo in democrazia, o no?
il signor Battaglia, ripetutamente sollecitato, mai ha espresso un sentimento di vicinanza ad Hashem Shabani si vada a rileggere tutti i commenti
ciò non toglie che potrebbe farlo benissimo adesso e io considererei la questione completamente chiusa, e me ne andrei da questo sito definitivamente, se me lo permettete grazie
e magari togliete dal titolo il "Caro Lorenzo", se non mi sentite caro, non mi offendo non mi piacciono le trappole e qui mi state tendendo una trappola
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 15:48:00
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Per chiudere poi devo scappare, ma lei Mullon quante ore passa davanti alla Recherche? Così, per curiosità personale....
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 15:45:00
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"il signor Battaglia non è stato capace di provare nemmeno un generico sentimento di pietà per il poeta iraniano"
Non capisco proprio su cosa basa questa affermazione, tanto che Nando afferma il contrario. capisco che molti cattolici ormai siano dei fondamentalisti, e ne abbiamo da poco avuta la dimostrazione, ma mi sembra che Nando non faccia parte di questi, anzi, mi sembra sempre molto aperto al dialogo e desideroso di capire e conoscere.
Immaginiamo anche per un secondo che tutto sia vero, ma che senso ha, ha avuto spammare su tutti i testi un commento sempre uguale?
O devo rivangare quanto già successo più o meno lanno scorso con modalità del tutto simili, e sempre contro Nando prima e Roberto poi? E un copione che si ripete, identico, si ripropone sempre, e il poeta iraniano è una scusa, un pretesto per attaccare la redazione. Ma possiamo essere a conoscenza di tutti i fatti? intervenire su tutto? fare una edizione straordinaria su tutte le volte che dei diritti vengono lesi? Ne abbiamo fatta una su tutti i diritti messi in discussione e lei Mullon ha aizzato questo vespaio. Ma perché Nando dovrebbe essere contento se lhanno ammazzato? ma dai? Su non ci credo è impossibile. E le ripeto che io non sono né cattolico né cristiano e molte sue affermazioni le condivido in pieno, ma quando urla GOMBLODDO!!! no, assolutamente no, in nome di Atena, non posso proprio vedere il calpestare il comune senso, il convivere, il dialogo, il confronto distrutto perché non abbiamo commemorato il poeta iraniano ammazzato.... laltra volta era la censura, e infatti si è vista quanta censura abbiamo fatto, ora la lista nera, e lindifferenza verso il poeta iraniano.... Mah diciamo che levento che abbiamo organizzato per sabato le ha rubato la scena (come fu per la commemorazione per Lucini che la fece scattare e gridare gombloddo!!! laltra volta) e anche quella volta fu lo stesso commento spammato su tutti i testi.... Mullon lei è un bravo poeta, fa dei bei commenti, sempre freschi, poi a un certo punto si intoppa, il disco si incanta e via con la tiritera sempre uguale e ripetuta e ripetuta e il complotto, e la lista nera, e la mail del poeta... ma a che serve?? a chi serve?? Vuole sentirsi? Entri in una stanza, accenda tutte le luci, chiuda le finestre e le porte e inizi a urlare più forte che può il suo nome, a ripetizione, ad un certo punto al di sopra delle urla comincerà a sentirsi, a sentire la sua eco e a ritrovarsi. vede che ha molti amici che la seguono, la ascoltano, le chiedono consiglio?? che senso ha ridursi a sciocchezze. E qui la saluto altrimenti scrivo un romanzo e devo anche lavorare, perché io non sono sempre davanti alla Recherche, devo anche lavorare, per cui se mi sfugge che qualcuno muore, magari me lo faccia presente e facciamo la commemorazione, mi racconta bene chi era, cosa faceva, presenta le sue opere e così via e la redazione fa una bella cosa, come al solito... A proposito allebook proustiano partecipa? Nooooooo?? GOMBLODDO!!!!! come è possibile non avere nessuna pietà per uno scrittore morto dellamore della madre?? Lei non prova pietà per Proust? Quindi ci sono scrittori meritevoli di pietà e altri no? Il grigio avrà anche cinquanta sfumature, ma la vita molte di più, le persone ancora di più e certamente essere credenti ha molti modi di affrontare la vita quotidiana e glielo dico io che non sono credente... Comunque se le va faccia una gita a Roma e ci incontra tutti, così vedrà che siamo dei bravi ragazzi dopo tutto E laltra volta che ha dato laddio alle scene quanto è rimasto assente? un mese? Allora se non vuole commentare più come è sua libera scelta fare ci si rivede fra un mese.
PS la richiesta del lei alla Musik è un plagio, gliela rivolse la stessa Musik nel corso dellaltra baruffa dellaltro gombloddo denominato nei libri di storia recherchiani "censura".
Salutoni a lei alla sua bella città
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 15:35:00
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< cavoli, non avevo afferrato la cosa dei commenti: "onnipresente" mettete un limite ai commenti, allora oppure scrivetene tutti di più fanno piacere ai poeti, credo, penso
questa dei commenti è una perla talmente perla che il mio inconscio aveva evitato di soffermarsi >
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2015 15:15:00
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intervengo, spero per lultima volta, solo per difendermi
io non ho nulla di personale contro il signor Ferdinando Battaglia, nemmeno lo conosco, magari ci saremmo simpatici se ci conoscessimo di persona, non lo so, non lo posso sapere
noi che abbiamo promosso la campagna su Hashem Shabani -appena labbiamo saputo, con un anno di ritardo perché la stampa italiana è quasi completamente assente, forse in modo colpevole e interessato, in quanto ci sono di mezzo grossi interessi economici e strategici con lIran- dico noi perché più di un poeta . . noi siamo stati pesantemente ostacolati dal signor Battaglia in mille modi
il signor Battaglia non è stato capace di provare nemmeno un generico sentimento di pietà per il poeta iraniano ripeto, Shabani era considerato un amico dalla associazione internazionale di scrittori PEN, che ha duramente condannato lesecuzione non un pericoloso sovversivo bensì un poeta che cercava di organizzare incontri multiculturali tra scrittori di etnia persiana e araba un insegnante, traduceva testi dalla lingua farsi allarabo cosa considerata in Iran una offesa a Dio
non penso che a una persona cattolica in Italia sia vietato condannare unesecuzione senza regolare processo nemmeno sia vietato esprimere un generico sentimento di pietà eppure è quello che è capitato, con il signor Ferdinando Battaglia
ciò ha fatto indignare me, e non solo me
questo non centra nulla con il fatto che i credenti cattolici siano meno intelligenti o più stupidi non centra niente io non ho mai attaccato la persona del signor Battaglia, bensì le sue chiusure, la sua ideologia, il suo fondamentalismo, chiamatelo come volete
quindi basta col farne una questione personale, non esiste nessuna questione personale
per quanto riguarda le parole di Franca Alaimo, non sono daccordo relegare i poeti nello zoo della bellezza estetica del testo o cose del genere è avvilente come dire che la poesia riguarda un solo aspetto della vita, e invece li riguarda tutti evviva le discussioni, evviva i dibattiti accesi, evviva la libertà di espressione! una volta gli artisti arrivavano fino al punto di sfidarsi a duello oggi al massimo due invettive, facciamo lo sforzo di tollerarle, evviva anche le invettive
chiudo con Hashem Shabani, riprendendo le parole di un amico, Paolo Lagazzi, che da una vita si impegna per la promozione della poesia è stato il biografo di Attilio Bertolucci, lha seguito per ventiquattro anni, ed è il curatore di alcuni importanti Meridiani Mondadori e di tante tante iniziative editoriali lo dico per chi non lo conoscesse parole profonde, poetiche, parole che mi hanno commosso, e che avrei sperato commuovessero altri, magari dotati di un cuore sassoso, ma che però sempre si può sciogliere
"Caro Lorenzo, non riesco a trovare notizie sul poeta iraniano utilizzando il link che mi hai inviato, ma mi fido di te. È ancora vero come lo è sempre stato nella storia del mondo: i poeti che lottano perché gli ingranaggi della demenza, della follia o della semplice cattiveria si arrestino, i poeti che combattono la violenza nel nome di un dio o di una patria e la paura che essa genera (da Dante a al-Hallaj, da Garcia Lorca a Pasolini) sono esiliati, crocifissi, uccisi… Viva il coraggio, crepi la viltà! Viva la poesia che se ne frega delle conseguenze! Viva la poesia fresca come le cascate che travolgono ogni misura! Viva la poesia dei diversi, dei perdenti, degli emarginati, degli eretici, dei barboni, degli alcolisti anonimi, delle puttane, delle anoressiche, delle donne cannone, dei freak, degli islamici anarchici, dei funamboli buddhisti, dei gay tristi, dei mendicanti dalle tasche bucate, dei pellegrini senza piedi, dei ladri senza mani, dei marinai ciechi, degli scalatori che soffrono di vertigini! Viva la poesia che brucia, che sale sui patiboli, che si dissangua tra gli idioti, che si strema nelle carezze! Viva Hashem Shabani, viva tutto ciò che ci rigetta verso il fondo senza fondo dell’universo!"
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Franca Alaimo
- 22/06/2015 13:00:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Spesso leggo le accese discussioni che si aprono nella rubrica dei commenti e che finiscono spesso con il degenerare. E una cosa che mi fa male, ma che allo stesso tempo, come scrivevo a Roberto, mi persuade a non intervenire, e non certo perché non abbia una mia opinione e abbia paura di esporla; ma perché ritengo che sia una cosa tanto paradossale da meritare soltanto il silenzio. Non è paradossale, intanto, come scrive Giuliano, che i commenti spesso non siano commenti, tanto sono poco articolati? O che,invece che in commenti, ci si profonda in esposizioni dottrinarie o si cada addirittura nel fanatismo? Non mi piace, mi sento a disagio, non so che dire, anche perché apprezzo le persone coinvolte come poeti e anche come amici personali. Insomma, vogliamo tornare ad essere poeti e commentatori di poeti? Vogliamo crescere tutti insiemi e fare de La Recherche uno spazio di intelligente e onesto confronto, come merita la serietà e la passione di chi la dirige? Come dice Giuliano,la redazione non può sapere tutto; e perciò è un bene che tutti collaborino. Io, per esempio, del poeta in questione non sapevo nulla. Mi cospargo il capo di cenere, ma credo che ci siano tantissimi altri poeti (e non solo poeti)al mondo che hanno subito e subiscono un trattamento crudele da parte del potere. In altro modo succede anche in Italia, dove il poeta non conta assolutamente nulla. E allora? Se proprio vogliamo discutere, facciamolo nella nostra posta personale. Auguro a tutti, nessuno escluso, unestate serena.
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Giuliano Brenna
- 22/06/2015 11:56:00
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Non entro nel merito di questa bellissima ed appassionata lettera. voglio sottolineare, anche se Roberto lha già detto, ed estendere a tutti un invito: quando cè una commemorazione che vi sta a cuore, volete segnalare un fatto, ricordare un evento, fatelo sapere a me o alla redazione, e si valuta cosa fare. Commemoriamo spesso eventi che possiamo programmare tipo 25 aprile, festa della donna eccetera, a volte nessuno, o pochissimi degli autori interviene, ma va bene così. non ci arrabbiamo né accusiamo. Vogliamo ricordare il poeta iraniano, benissimo, chi lo conosce può proporre qualcosa, un breve saggio in cui ne illustra vita e opere, o altro e lo proporremo e metteremo in risalto. Non sto ad elencare tutte le incombenze che la redazione ha, quindi se anche gli autori e gli amici del sito ci danno una mano, collaborano, interagiscono ne siamo felicissimi. Resto dellidea che la presa di posizione sul tema dei diritti comunque coinvolga anche lomicidio del poeta, ma ne possiamo riparlare anche perché è stato assassinato l11 febbraio ma chissà perché ieri era così urgente, urgente parlarne resta, ma magari facciamo una cosa più articolata e completa in modo che sia un documento di denuncia e di interesse per tutti. Grazie cara Cristina per tutto, scusa se ho abusato del tuo spazio.
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