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Commenti al testo di Gil
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Sei nella sezione Commenti
 

 Gil - 23/07/2019 06:55:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Un commento perfetto, Laura, come è nel tuo genio, eccetto per l’attributo di Poeta, che non ppsso vantare; forse non-poeta, con le iniziali minuscole, ché il tono minore è meno osato.

Ti abbraccio

 Laura Turra - 22/07/2019 11:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Dobbiamo toccare luoghi, per l’esistenza, per sapere che abbiamo vissuto, che viviamo. C’è un patrimonio di luoghi che nel tempo ci sono divenuti "sacri" la cui bellezza la comprendiamo solo noi che li abbiamo abitati. Luoghi che in certi momenti ritornano ad alleviare quel senso di “stranietudine” (così la chiama il Poeta, con un termine che trovo indovinato). In fondo è proprio nostro quel sentirci qui in esilio, perché nostro è il tendere ad un Altrove che, forse, sappiamo essere la nostra vera casa.
Gil, ti lascio un grande abbraccio.

 Gil - 18/07/2019 13:31:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Grazie, Klarissima!

 Klara Rubino - 18/07/2019 12:10:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

+a: che meravigli-a!

 Klara Rubino - 18/07/2019 12:09:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Che meravigli Gil, mi piace moltissimo; perché ne sento il ritmo...che si sposa perfettamente al contenuto, lo evoca.
Mi colpisce il contrasto tra questi due versi a conclusione della prima e della seconda parte:

Che non trovava per noi il posto giusto nel mondo

in un mondo dove inizia il mio esilio

Nella seconda parte le parole non sono più neve non hanno più acqua:la stranietudine non è condivisa, ma vissuta in solitudine; non più una passeggiata, un percorso, piuttosto una sosta, un ricordare.