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Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Le coperte di Dio
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Franca Alaimo
- 28/03/2014 14:49:00
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Semplicità, profondità, autenticità: sono queste le qualità di questa poesia che, finalmente, rinuncia alla crebralità imperante oggi e si dona con la cristallinità di una sorgente dacqua ai lettori. Tra i tre testi proposti, preferisco il secondo, dove la morte si tira fuori da ogni valenza filosofico-teologica ed assume una dimensione quotidiana ed insieme felicissima, quasi fiabesca.
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Anna Giordano
- 27/03/2014 18:43:00
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Carissima Cinzia, che bello trovarti, le tue poesie sai quanta emozione mi procurano ogni qualvolta le leggo. La delicata semplicità del tuo poetare in questi versi, si è superata in bellezza, in quanto sai che sono del tuo stesso parere, la poesia devessere accessibile a tutti e questo può avvenire solo se il linguaggio sia pulito, limpido, fresco e delicato, senza orpelli. Bravissima come sempre, un forte abbraccio. Anna.
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Leopoldo Attolico
- 24/03/2014 18:35:00
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Se si scrive così come si vive , Cinzia è un esempio di autenticità e di pulizia intellettuale . Mi sembra che questi suoi versi ce lo dicano in maniera significativa .
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Alessandra Ponticelli Conti
- 24/03/2014 14:52:00
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Sono assolutamente daccordo con Loredana Savelli; sono tutte molto belle. Colpisce, in particolare, il contrasto tra la "semplicità" del linguaggio e la profondità dei temi trattati. Di grande impatto emotivo anche la resa in lingua spagnola. Vivissimi complimenti Alessandra Ponticelli Conti
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Nando
- 24/03/2014 12:20:00
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Un piccolo omaggio alla bellezza di queste poesie che hanno sollecitato la mia riflessione.
A volte i poeti sono santi o i santi diventano poeti; certo lignoto non ci aspetta solo di là della morte - colei che tale chiamiamo - perché fu già nellignoto delle origini che i nostri padri non seppero darcene la ragione.
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Cinzia Marulli
- 24/03/2014 11:20:00
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Grazie Loredana, le tue parole mi rendono veramente lieta perchè catturano proprio lintento della mia ricerca. La semplificazione linguistica alla quale aspiro è frutto, forse, della mia formazione sino-indologica. I sofisti cinesi riuscivano a esprire concetti filosofici estremamente complessi con parole semplicissime tali da renderli comprensibili a tutti (o quasi). Del resto come si può indagare sulla morte? quali mezzi abbiamo noi? Il luogo dove ci porterà la signora nera (se esiste) è e rimane il mistero più grande a cui luomo non è riuscito ancora a dare una risposta certa. Ci affidiamo alla fede, alla speranza, ma di sicuro lignoto a cui siamo destinati ad andare incontro rappresenta forse la vera grande paura dellessere umano. Un caro saluto a tutti e un ringraziamento particola a LaRecherche per questa bella sorpresa. Cinzia
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Loredana Savelli
- 24/03/2014 07:06:00
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Tutte molto belle. Con un dettato apparentemente ingenuo, fanno trasparire grandi domande e una sensibilità non comune tale da cogliere la complessità delle cose, la loro ambivalenza. Sfondano luoghi comuni e li smitizzano per smascherarne la falsità. Sono sincere. Complimenti!
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